Vecchio, soldato, bambino,
ho cercato uno stelo
costritto tra pietre di un cammino
promiscuo di volti nel gelo
rinchiusi.
Quanti illusi, inetti
dimenticano lo stupore
la poesia si sgretola incolore
in rughe e tagli di grigio netti.
Ho in mente un ruolo
per te, mi dicevano
fosche parole legate a un cipresso.
Benito Dadio,
la tua poesia per tutti loro
sarà la mano in cui speravano
sarai un profeta dal cielo concesso.
Nel tempo di un risveglio come ossesso
si rivela questo sogno che adoravan
come vero...solo un piolo
nella mente.
Tra quattro mura
si combinano stagioni
di tempo smarrito
sangue caldo come arsura
gonfia il palpitare esteso
che in me vive
mentre un disco
di Chopin
solca l'aria.
Ora dimmi:
Poesia non è sopratutto necessità?
TAKE 2
Concepisco il vero
tra queste quattro mura
che quasi non contengono
il palpitare esteso del mio cuore,
mentre un disco
di Chopin solca l'aria.
Tra fosche parole intrecciate
come fili di fumo
io racchiudo la vita mia
chè un anelito.
Tu chiamala poesia, se vuoi.
Suggerimento Ale®
Concepisco il vero
tra queste quattro mura
sangue caldo come arsura
gonfia il palpitare esteso
che in me vive
mentre un disco
di Chopin solca l'aria.
Tra fosche parole intrecciate
come fili di fumo
io racchiudo la vita mia
chè un anelito.
Tu chiamala poesia, se vuoi.
sabato 11 ottobre 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento