Con grande dolore, vi comunico che Elisa ci ha lasciati, ieri sera. Forse perché un po' stanca dei disguidi, delle note scritte in piccolo, delle cattiverie, degli egoismi. Forse... Noi crediamo che sia una questione di equilibrio e, forse, di soddisfazione. Ci piace pensarla così. Perché, vedete, lei era una donna eccezionale. Ed è così, ve lo garantisco, questa non è una frase fatta di circostanza. Lei era vedova da più di quindici anni, eppure andava a braccetto con la vita. Andava d'accordo con la vita. E la curiosità la caratterizzò fino alla fine. Non è mai stata vecchia. Anche alla sua età provò interesse nel nostro lavoro e, a suo modo, decise di partecipare, regalandoci un magazzino per le nostre idee. Un luogo dove esprimere e forgiare le nostre giuste domande. Lei aveva capito le nostre intenzioni, e il nostro spirito le era piaciuto. Credeva nelle passioni e nei sogni, come noi.
Sapeva ascoltare e pazientare.
Ed ora ci starà ascoltando, qua, mentre suoniamo nel suo regalo.
E noi, nel nostro piccolo, ricambiamo.
Grazie, Elisa!
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